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Nella serata di lunedì 16 maggio, presso i locali sezionali di Gallarate, si è svolta la Riunione Tecnica con ospite Simone Sozza, arbitro di Serie A e B della Sezione di Seregno. Il Presidente sezionale Vincenzo Tropea, introducendo Simone, ha salutato anche gli altri ospiti presenti all’incontro: Alberto Zaroli Componente del Comitato Nazionale, Matteo Garganigo Componente del Comitato Regionale Arbitri della Lombardia, Stefano Annoni Presidente della Sezione di Seregno e Andrea Cassani sindaco di Gallarate. Prima di dare la parola a Sozza, Tropea ha mostrato alcuni video della Finale di Coppa Italia Dilettanti diretta sabato 14 maggio da Adam Collier, associato gallaratese.

“Se non si lavora ogni singolo giorno e non ci si impegna a fondo non si potrà mai essere tra i migliori, non bisogna mai sentirsi arrivati o più bravi degli altri perché è lì che si cade” con queste parole Sozza ha aperto la riunione. I focus sui quali si è incentrata la serata sono stati le qualità che deve possedere l’arbitro e l’analisi di alcuni spezzoni di partite da lui dirette.

“Serve sempre conoscere bene il Regolamento e praticare un allenamento costante - ha proseguito Simone - questi sono il punto di partenza per ogni direttore di gara, sia che si tratti di una partita di Champions League, sia di una partita di giovanissimi. Inoltre, per essere dei buoni arbitri, sono indispensabili le Riunioni Tecniche e il confronto con i colleghi più esperti. Un arbitro deve anche guardare molte partite, deve essere appassionato di calcio e deve vivere questo sport ancora di più dei calciatori”.

Sozza ha poi continuato sottolineando ai giovani fischietti gallaratesi quattro concetti chiave che per lui rappresentano l’arbitraggio ovvero serietà, umiltà, spirito di sacrificio e voglia di migliorarsi unita alla capacità di autocritica: “A voi si chiede soprattutto serietà, non abbiamo bisogno di arbitri svogliati, ma di atleti che la domenica abbiano tanta voglia di andare in campo e crescere costantemente. Vi si chiede sempre umiltà e spirito di sacrificio rapportato al percorso e alla categoria che state arbitrando; oggi il sacrificio potrebbe essere quello di non fare tardi il sabato sera, un domani, in Serie C, di essere costretti a cambiare lavoro. L’arbitro è vincente quando finita una partita nessuno ha nulla da ridire e nessuno si ricorda di lui. Pertanto, occorre voglia di migliorarsi e grande capacità di autocritica perché pensare di essere forti, di essere arrivati, è il peggior difetto che un arbitro possa avere”.

Simone ha poi proseguito facendo vedere dei video di partite da lui dirette su due tematiche essenziali: la gestione dei calciatori e le situazioni in cui avrebbe potuto fischiare dei falli. Importante per lui è stato sentire il parere dei ragazzi presenti in sala, invitandoli ad analizzare le sue prestazioni e a trovare dei punti di miglioramento.

Rispondendo in merito alla sua prima partita in Serie A ha precisato: “Raggiungere la Serie A è sempre stato il mio sogno, ma finché non sono arrivato ad arbitrare la Serie B non è mai stato il mio obiettivo concreto. Gli obiettivi devono essere a breve termine, diversamente non si è abbastanza concentrati sull’allenamento del giorno dopo o sulla gara del sabato. Arbitrare la mia prima partita in serie A è stata un’emozione fantastica, ma appena finita, i miei obiettivi sono tornati ad essere l’allenamento del martedì e la partita di Serie B che avrei dovuto arbitrare il sabato”.

La serata è terminata con i saluti e la consegna da parte del Presidente Tropea di alcuni omaggi agli ospiti presenti nonché la donazione da parte di Sozza di una sua maglia alla Sezione di Gallarate.

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 “L’ARBITRO DEVE ESSERE DOVE ACCADE L’EPISODIO, NON CI SONO PIÙ TUTTI QUESTI SCHEMI, ANDIAMO DOVE SUCCEDE QUALCOSA”

“Dal mese di Dicembre, grazie all’impegno del nostro associato Salvatore Racalbuto, partiremo con un nuovo progetto nelle scuole della nostra città; verranno svolte delle lezioni tecniche, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, con circa 30 ragazzi delle superiori”, il Presidente della Sezione di Gallarate Vincenzo Tropea ha scelto di aprire così la riunione tecnica, svoltasi nella serata del 29 novembre nei locali sezionali, tenuta dal Presidente Comitato Regionale Arbitri (CRA) della Lombardia Emilio Ostinelli. “La nostra sezione a seguito della pandemia ha perso diversi arbitri e quindi ci stiamo muovendo attivamente sul territorio per trovare nuove reclute” continua Tropea, presentando infine i nuovi ragazzi appena usciti dal corso arbitri.

Viene, dunque, lasciata la parola al Presidente Ostinelli, il quale inizia il suo intervento presentando l’organigramma del CRA e alcuni “numeri” significativi “In Lombardia abbiamo 3875 associati, ogni settimana designiamo 1750 partite e abbiamo circa 200, tra arbitri, assistenti e osservatori, membri del team nazionale. Il CRA Lombardia è una grande squadra legata da un ponte con tutte le sezioni del territorio”. Ostinelli tiene molto a sottolineare la necessità di una buona comunicazione e collaborazione tra il CRA e tutte le sezioni della Lombardia perché solo attraverso il lavoro di squadra si può portare la Lombardia sempre più in alto.

Dopo aver enunciato brevemente tutti i progetti promossi dal Comitato Regionale, Ostinelli entra nel vivo della sua lezione proiettando, e facendo commentare agli associati di Gallarate, diversi video didattici. Nonostante i video fossero molto vari e spaziassero su tutto il regolamento l’intento principale di Ostinelli non è stato quello di fare semplice didattica, ma piuttosto di valutare quale fosse il comportamento corretto o scorretto da tenere in campo. “L’arbitro deve essere dove accade l’episodio, non ci sono più tutti questi schemi, andiamo dove succede qualcosa. Un arbitro deve essere credibile, non può trovarsi lontano dall’azione, deve essere sempre pronto” queste le sue parole per spronare i ragazzi ad essere sempre vicini e concentrati sull’azione. Particolare attenzione è stata riservata ai ragazzi che hanno sostenuto l’esame due settimane fa, Ostinelli si è più volte rivolto a loro facendoli ragionare sulle situazioni viste all’interno dei video.

La serata si è infine conclusa con i ringraziamenti di Tropea e la consegna di un piccolo ricordo della serata al presidente Ostinelli e ad Onofrio Murgida, componente Calcio a 5 del Comitato Regionale Lombardo nonché associato della Sezione di Gallarate.

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 14 persone, persone in piedi e attività all'aperto

 

(Nella foto i Referenti Lombardi, Emilio Ostinelli, Manuela Sciutto, Federico Marchi e Andrea Lufi)
 
Da: http://www.aialombardia.com/rivista-larbitro-marchi-lavoriamo-come-una-squadra/
 

Sabato 20 novembre, presso il Winter Garden Hotel di Grassobbio (BG), si è svolta la prima riunione stagionale dei Referenti della Rivista “l’Arbitro” lombardi. L’incontro è stato fortemente voluto dal Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Lombardia Emilio Ostinelli il quale ha sottolineato la volontà da parte della nostra regione di farsi “apripista” per il nuovo progetto comunicativo dell’AIA. Ostinelli si è detto pronto a investire nella comunicazione e ad ascoltare e supportare i Referenti in nuove idee e progetti.

L’incontro è stato aperto dalle parole del Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli che ha sottolineato l’importanza di “andare tutti nella stessa direzione” poiché la comunicazione dell’AIA è la comunicazione fatta dalle singole Sezione. “La comunicazione efficace viene fatta 365 giorni all’anno, rimanendo attivi sul territorio e raccontando quello che di buono facciamo” ha evidenziato Zaroli, ringraziando infine la Commissione e spronando tutte le Sezioni a lavorare insieme per il cambiamento.

Una volta congedato Alberto Zaroli, la riunione è proseguita con gli interventi di Federico Marchi, Direttore Responsabile della Rivista “l’Arbitro”, Manuela Sciutto, Componente Nazionale della Commissione Comunicazione, e Andrea Lufi, Referente Regionale della Rivista “l’Arbitro”.

La mattinata è stata dedicata alla revisione delle linee guida per ciò che riguarda la stesura degli articoli e la produzione di materiale fotografico per la Rivista “l’Arbitro” e la gestione dei social network Sezionali. L’AIA del presidente Trentalange crede fortemente nella comunicazione e soprattutto in una comunicazione corale e uniforme da parte di tutte le Sezioni, “Questo è un nuovo percorso, che intraprendiamo come un gruppo unito, una squadra di 235 persone che lavorerà su tutto il territorio nazionale per dare una nuova immagine all’AIA e per stare al passo con i tempi, anzi, anticiparli” ha sottolineato Federico Marchi

Si è voluto dare importanza anche alla campagna di reclutamento di nuovi arbitri, sottolineando come sia importante che le Sezioni si impegnino e si facciano conoscere nel territorio, sia fisicamente che attraverso i social network, per incontrare e reclutare un maggior numero di ragazzi.

La mattinata si è infine conclusa con le parole del Referente Regionale Andrea Lufi, il quale ha ribadito la sua disponibilità e apertura nei confronti di tutti i Referenti per accompagnare e guidare le Sezioni in questa “svolta comunicativa”.